Un ramo della Banca popolare del Lazio confluisce nella Banca sviluppo Tuscia
Velletri – Un ramo della Banca Popolare del Lazio confluisce nella Banca Sviluppo Tuscia.
Nei giorni scorsi il consiglio di amministrazione di BpL – Banca popolare del Lazio, con sede a Velletri e capitanata da Massimo Lucidi, ha approvato l’implementazione di un complesso progetto di riorganizzazione del gruppo bancario di riferimento, che prevede, tra le altre cose, il conferimento nella propria controllata BST – Banca Sviluppo Tuscia di un ramo d’azienda di titolarità della società, costituito da 51 filiali operanti nelle aree di Frascati, Latina, Roma e Velletri, insieme a 236 risorse umane operanti nelle stesse più una quota parte delle strutture e delle risorse attualmente Banca Popolare del Lazio Soc. Coop. per Azioni dove sono impiegate 53 risorse per un totale complessivo di 289 dipendenti.
Ovviamente il coordinamento e il controllo rimangono in mano alla capogruppo Banca popolare del Lazio.
BsT – Banca sviluppo Tuscia, controparte nell’operazione, infatti, è una società il cui capitale sociale è detenuto per il 92,50% da parte di BpL – Banca popolare del Lazio, e dunque controllata dalla stessa, per cui il Conferimento rientra tra le “operazioni con società controllate”.
La delibera adottata da parte del consiglio di amministrazione, riguardante la realizzazione del progetto nel suo complesso e del Conferimento nello specifico, è scritto in un comunicato stampa della banca, “…risultano subordinati al ricevimento da parte della Banca d’Italia del provvedimento di accertamento ai sensi dell’art. 56, TUB ed alla conseguente approvazione da parte dell’Assemblea Straordinaria della controllata BsT – Banca sviluppo Tuscia”.
Silvio Cappelli