XI Congresso provinciale FABI Viterbo

XI Congresso provinciale FABI Viterbo

Il Segretario Generale Lando Maria Sileoni gioca in casa, ma non si risparmia: “Il momento è complicato, abbiamo gestito situazioni preoccupanti, ma non è finita, dobbiamo essere sempre pronti”.

Aperta ufficialmente la stagione dei Congressi Provinciali. Si parte dal SAB di Viterbo, riunito a Tarquinia per eleggere i nuovi organismi. Padrone di casa, il Segretario Generale, Lando Maria Sileoni.
“Il momento è complicato, il settore sta cambiando – ha detto Sileoni – dobbiamo farci trovare sempre pronti e preparati. Abbiamo visto cosa è successo con le quattro banche, CariChieti, Etruria, Banca Marche, acquistate da UBI, e Carife per fortuna salvata da BPER. Abbiamo gestito i due più grandi problemi del settore: le Venete e il Monte dei Paschi. Abbiamo evitato i licenziamenti, non era scontato”.
Ma questo, ormai, è già passato. Il Segretario Generale guarda avanti: “Gli interventi che sono stati messi in atto dallo Stato in queste occasioni non si ripeteranno. I soldi che il Governo ha messo andranno restituiti, è quindi fondamentale che cambi la gestione delle banche. Perché se le banche non inizieranno a camminare da sole i problemi saranno ancora peggiori.
La FABI ha giocato un ruolo fondamentale, siamo diventati un punto di riferimento e di aggregazione e dobbiamo continuare così. Sono le persone che fanno la differenza, e sono le persone che rendono grande e forte la FABI.
Dobbiamo riuscire a trovare un metodo di autodifesa – ha concluso Sileoni – perché finchè c’è la FABI la categoria sarà protetta”.
Un applauso ha salutato il Segretario Generale, il cui intervento è stato come sempre ascoltato con attenzione.
Quindi la parola a Paolo Barbieri, Segretario Provinciale Amministrativo che ha illustrato le attività svolte dalla FABI di Viterbo.
“Molto è stato fatto per aiutare i colleghi in esodo – ha detto Barbieri – e risolvere le problematiche che si creano in questo particolare momento. Abbiamo stipulato un accordo con due Patronati proprio per poter gestire non solo le questioni fiscali del Caaf, ma anche quelle di altra natura”.
E che il SAB di Viterbo vada a gonfie vele lo dicono i numeri: su 1150 lavoratori oltre 900 sono iscritti alla FABI. L’adesione è quasi bulgara.

Viterbo 07/07/2017

 

 

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