“Direttori di filiale non responsabili su ritardi prestiti, ingiusto criticarli”

“Direttori di filiale non responsabili su ritardi prestiti, ingiusto criticarli”

Il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, replica al presidente del consiglio, Giuseppe Conte.

COMUNICATO STAMPA

Dl imprese: Sileoni, direttori filiale non responsabili su ritardi prestiti, profondamente ingiusto criticarli.

Roma, 2 luglio 2020. “Comprendo l’invito del presidente del consiglio e condivido la necessità di assicurare ai commercianti e a tutte le imprese la liquidità per far fronte all’emergenza Covid-19. Tuttavia, va definitivamente chiarito che non è colpa dei direttori delle filiali delle banche se il meccanismo dei finanziamenti garantiti dallo Stato non funziona ancora alla perfezione. I direttori hanno subito durante l’emergenza Covid oltre 100 aggressioni che sono state tutte da noi denunciate alla pubblica opinione. Non sono i direttori che hanno creato una burocrazia talvolta insuperabile, non sono i direttori delle agenzie che frenano per evitare di assumersi le loro responsabilità. I direttori delle agenzie bancarie sono quelli che lavoravano senza guanti e mascherine durante il Covid. Sono quelli che hanno contattato, territorio per territorio, tutte le aziende per garantire un servizio efficace e rapido rispetto ai prestiti. Alcuni di loro hanno perso la vita per svolgere durante il Covid il loro lavoro. Invito quindi il premier a rivolgersi per le sue osservazioni ai vertici delle banche: sono loro che decidono tempi e modalità dei prestiti, sono loro che decidono le “autonomie di credito” per i singoli  direttori di filiale. Oltre il 75% dei direttori delle agenzie bancarie Italiane non hanno l’autonomia per deliberare i prestiti fino a 30.000 euro e devono passare le richieste a dirigenti o comitati che hanno facoltà di decisone. Prendersela coi direttori di agenzia è profondamente ingiusto perché vengono scaricate su questi lavoratori le responsabilità che sono di altri.

Il premier conosce perfettamente quali sono le banche che sui prestiti funzionano o quelle che vanno a rilento. Lo dica pubblicamente senza prendersela con lavoratrici e lavoratori che hanno assicurato durante il lockdown un servizio pubblico essenziale al pari di altre categorie. Prego il presidente del consiglio, pertanto, di indirizzare le sue giuste e legittime considerazioni a chi è profumatamente pagato per risolvere problemi e non per crearli. E, ricordo, comunque che sarebbe opportuno garantire a tutti i direttori delle agenzie una lettera di manleva per esentarli dai reati di concorso in bancarotta fraudolenta e concessione abusiva del credito”.

Lo dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.

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